HomeRisarcimento dei danni“L’Agorà del Diritto”...

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: Commenti nei social tra minacce di denunzie per diffamazione e richieste risarcitorie

Di Emilio Graziuso 18 ottobre 2025 – Più volte nella nostra rubrica ci siamo occupati della diffamazione a mezzo social e delle conseguenze, non solo penali ma anche civili, a livello risarcitorio, che ne derivano.

Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un fenomeno dilagante che abbiamo voluto approfondire a seguito di segnalazioni pervenute da alcuni lettori della nostra “Agorà”, i quali hanno ricevuto una diffida, contenente una specifica richiesta risarcitoria, per commenti pubblicati sotto alcuni post nei social media.

Tali commenti sono stati ritenuti dal creator o, comunque, dalla persona alla quale il post, a livello fotografico o testuale si riferiva, “diffamatori”.

È bene precisare, per evitare inutili equivoci, che la pubblicazione di un commento diffamatorio o, comunque, lesivo dei diritti altrui è un comportamento giuridicamente rilevante dal quale scaturiscono conseguenza sia in sede civile che penale.

Ma non tutti i commenti per i quali alcuni utenti dei social stanno ricevendo diffide integrano gli estremi della diffamazione o possono dar luogo a risarcimento del danno.

In alcuni casi, infatti, essi non comportano la lesione dei diritti altrui e, comunque, devono essere inquadrati bene nel contesto del singolo post.

Accade, infatti, che il commento è una risposta alla domanda formulata dallo stesso creator, quale, ad esempio, “cosa ne pensi?”.

È evidente che da tale domanda possono scaturire commenti che possono anche non stare bene al creator ma che non sono giuridicamente rilevanti.

Secondo la Corte di Cassazione, infatti, nell’ambito dei dibattiti (se così si possono definire) ai quali si assiste nei social il linguaggio tende ad essere diverso rispetto alla comunicazione “reale”.

Esso tende ad essere più stringato, diretto ed alcune volte poco elegante rispetto a quello utilizzato quotidianamente nei colloqui di persona.

Ciò non vuol dire che ogni commento critico può essere considerato diffamatorio.

Prima, quindi, di pagare le somme richieste nella diffida o prendere contatti con il legale che ha formulato la richiesta risarcitoria per conto di colui che si sente leso nei propri diritti, si consiglia di analizzare (magari consultando un professionista di propria fiducia) se, effettivamente, il commento integra gli estremi della diffamazione o può dar luogo ad un risarcimento del danno.

Non è detto, infatti, che le somme richieste nella diffida siano dovute.

In ogni caso, come sempre consigliamo, è meglio prevenire situazioni spiacevoli di questo genere e, quindi, evitare nei social – che, purtroppo, stanno divenendo un luogo “virtuale” pieno, però, di “trappole” dalle possibili conseguenze “reali” – di commentare post (testuali o fotografici), soprattutto se ci si rende conto che gli altri commenti non sono propriamente lusinghieri.

Fonte: www.gazzettadellemilia.it

Get notified whenever we post something new!

spot_img

Create a website from scratch

Just drag and drop elements in a page to get started with Newspaper Theme.