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“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: Polizze assicurative FWU e Novis: la Cassazione tratteggia nuovi scenari favorevoli per i consumatori

Di Emilio Graziuso 11 ottobre 2025 – Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha emesso una pronunzia che apre un nuova prospettiva attraverso la quale leggere i casi FWU Life Insurance Lu  e Novis Insurance Company, casi che coinvolgono centinaia di consumatori italiani.

La Suprema Corte ha, infatti, affermato e sotto taluni aspetti ribadito un principio molto interessante: le polizze vita unit linked, a prescindere dalla prevalenza nel singolo contratto della componente assicurativa o finanziaria, rientrano sempre nel novero dei prodotti finanziari emessi da compagnie di assicurazione.

Di conseguenza, al momento della stipula di polizze unit linked il venditore sia esso la compagnia emittente o un intermediario dovrà assolvere agli obblighi di informazione nei confronti del consumatore previsti a proprio carico dal Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria (TUIF).

Ma quando una polizza è unit linked?

La tipologia di polizza in esame è caratterizzata dalla presenza di una componente finanziaria  che determina in modo rilevante il valore della polizza, il quale è determinato dall’andamento dei fondi di investimento ai quali è collegato.

Al momento della stipula di tale tipo di polizza, il consumatore versa un premio una parte del quale è destinata alla copertura assicurativa e l’altra è investita in fondi.

Ovviamente il valore della polizza e, quindi, le somme spettanti al titolare o beneficiario della stessa, risente sensibilmente dell’andamento dei fondi.

Fatta questa breve ma doverosa precisazione e tornando alla pronunzia della Corte di Cassazione, come si è detto, con essa è stato stabilito che al consumatore che dovesse sottoscrivere la tipologia di assicurazione in esame, il venditore (sia esso emittente o semplicemente intermediario) dovrà fornire alla propria parte contrattuale le specifiche informazioni previste dal TUIF.

In estrema sintesi, dovrà essere illustrato in modo semplice e chiaro, ad esempio, la natura della polizza sottoscritta, la presenza di rischi per il capitale, la percentuale degli stessi con riferimento alle somme versate, possibilità e modalità di scioglimento anticipato del vincolo contrattuale e sue conseguenze (quali, ad esempio, penali, costi o perdite per  estinzione anticipata).

Se l’intermediario o l’emittente non dovessero fornire tutte le informazioni prescritte potrebbero andare incontro alla risoluzione del contratto ed al conseguente risarcimento del danno, patito.

Ho premesso, all’apertura dell’articolo, che la pronunzia apre un nuovo scenario anche per i consumatori che hanno sottoscritto polizze unit linked da intermediari per quanto concerne i casi Novis e FWU, le cui vicende sono, purtroppo, note in quanto vi hanno perso il denaro investito.

Tra le polizze unit linked vi sono anche alcune tipologie di quelle emesse dalla Novis e FWU.

Di conseguenza, i consumatori che hanno acquistato le polizze Novis e FWU potranno invocare la disciplina contenuta nel TUIF, oltre ai principi generali di correttezza, diligenza e buona fede contenuti nel codice civile.

Fonte:www.gazzettadellemilia.it

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